giovedì, maggio 25, 2006

Ci sono dei computer che segnano la vita

Avete mai pensato di scrivere la storia dei computer che hanno segnato la vostra vita? Sicuramente ognuno di voi ne avrà maneggiati parecchi, ma quali vi hanno colpito particolarmente al punto di rivoluzionare la vostra esistenza? Per me sono stati cinque i computer memorabili.


1- Il Commodore 64






La mia passione per l'informatica e per i computer è nata circa 20 anni fa,nel giorno in cui mio cugino mi fece vedere una macchina fantastica: il Commodore 64. Giochi meravigliosi, a colori e utilizzabili direttamente da casa propria, bastava un televisore. Un sogno che si avverava. E poi la possibilità di programmare in modo davvero semplice -persino io bambino di 8 anni ci riuscivo- usando il Basic (il mio primo linguaggio!). Creare le applicazioni desiderate era quasi alla portata di tutti: l'agenda telefonica, il quiz, il lancio dei dadi ecc...
E così mentre tutti i bambini chiedevano la bicicletta io volevo il computer. All'epoca i computer erano considerati praticamente una perdita di tempo, ma riuscii a farmi accontentare dai miei. E la mia vita cambiò per sempre.
Passai tantissimi pomeriggi nelle estenuanti attese per caricare giochi e programmi dalle cassette. Alcuni richiedevano persino un'ora di caricamento o addirittura un caricamento tra un livello di gioco e l'altro. Una tortura, ma valeva la pena.


Negli anni del Commodore anche altri computer sono passati tra le mie mani. Il primo, quello che avevamo alle scuole elementari, è il mitico Apple IIc. Le maestre ci insegnavano il LOGO, un linguaggio utilizzato per disegnare figure geometriche. La tartaruga che si muoveva era geniale.

Una breve apparizione ci fu anche per il Sinclair Spectrum e per l'MSX. Quest'ultimo rappresentò per me la svolta dei supporti: finalmente floppy disk e non più rudimentali cassette.


2-Amiga 500



Si può dire che gli anni '80 si sono conclusi con il Commodore 64 che la faceva da padrone, fedele compagno nelle ore di svago. I '90 non potevano non aprirsi con il suo degno successore: Amiga 500.
L'Amiga era notevolmente più bello e funzionale del C64. Funzionava tutto a dischetti, i colori erano molto più belli e i disegni molto più definiti. Era una macchina a 16 bit, ossia aveva a disposizione ben 65536 colori, contro gli appena 256 del C64! Il gioco più bello negli anni dell'Amiga è stato certamente Monkey Island, un'avventura grafica rivoluzionaria per l'epoca.

Purtroppo però dopo i primi anni 90 la Commodore cominciò il suo lento ed inesorabile declino. In quegli anni non vedevo più l'utilità di avere un computer. Le console mi attiravano di più: Game gear, Super Nintendo...erano macchine fantastiche create ad hoc per giocare.
La mia vita però stava lentamente cambiando, la fase dei videogiochi si stava per chiudere, volevo di più.

3- Pentium 166 MMX

Negli anni avevo sentito parlare dei pc IBM compatibili, avevo idea che fossero delle macchine ideate per lavorare. Non adatte per la casa. Adesso però si era affacciato un nuovo titano nel mondo dell'informatica: Windows 95. Non sapevo nulla dei Windows precedenti, del DOS avevo a mala pena sentito parlare. Però questo Windows '95 mi attirava moltissimo: era semplice, immediato. Potevo stampare facilmente documenti, ascoltare cd (una novità!), giocare...era insomma una stazione multimediale completa. E così arrivò il primo pc: costo quasi 4 milioni, inclusi monitor e stampante. Ero stato plagiato da Bill Gates!

Negli anni successivi l'hardware si è evoluto moltissimo, mentre Windows non ha fatto passi da gigante. Windows 98 e Millennium erano poco meglio del '95, e anzi spesso davano problemi di instabilità. Conoscevo anche Windows NT e Windows 2000 ma richiedevano qualche rinuncia alla compatibilità sebbene offrissero una buona stabilità. In quegli anni ho usato vari computer, soprattutto quelli dei miei coinquilini. Finchè non è uscito Windows Xp e un giorno ho deciso di mettermi al passo coi tempi.


4-Acer 422LC

Era giunta l'ora per il mio primo computer portatile. Era il momento di Windows Xp. Veramente molto più avanzato rispetto ai precedenti, Xp mi è piaciuto subito anche per l'estrema facilità di utilizzo delle periferiche. Se collegare un hard disk esterno con Windows '98 era piuttosto difficoltoso Xp rendeva e rende tutto più semplice. Il portatile poi, che rivoluzione. Mentre i miei amici ancora parlavano di computer espandili io pensavo ad avere la massima mobilità. Alla lunga i risultati mi hanno dato ragione visto che i portatili hanno incrementato in modo incredibile la loro quota di mercato rispetto ai fissi.
Il mio portatile (dal quale scrivo in questo momento) mi ha accompagnato nelle fasi evolutive di Internet, prima il 56K, poi ISDN e adesso Adsl. Mi ha inoltre offerto per la prima volta la possibilità di vedere film in DVD. Insomma mi ha soddisfatto pienamente.
Tutto è bene quel che finisce bene ma...ecco comparire i primi problemi.
Windows Xp si rivela altamente vulnerabile: facile preda per virus, spyware ecc... Inoltre in 3 anni è rimasto tale e quale, ma 3 anni sono un'eternità nel campo dell'informatica! Ecco che Internet Explorer appare ormai obsoleto, il finder è lento, la gestione multi utente è limitatissima...
A questo punto comincio a guardarmi intorno. Una possibile alternativa potrebbe essere quella di installare Linux sul portatile. Lo provo ma non mi piace, troppo macchinoso.

5-Mac Mini



Quasi per caso leggo su una rivista di un computer piccolissimo, appena 16 centimetri per 5. Appena lo vedo me ne innamoro. E' il Mac Mini. La Apple, che credevo ormai quasi sparita, aveva lanciato un prodotto straordinario. Dopo un'accurata ricerca nei forum ho capito che il Mac Mini fa per me. Il suo sistema operativo è da molti considerato il migliore esistente. Il costo è appena 500 euro, ottimo. Lo compro.
Eccomi qua dunque con un bel Mac G4...questa è storia recente. Il Mac Mini è il quinto computer ad aver segnato la mia vita informatica.
Adesso non vedo l'ora di passare il mio Acer a mia sorella per farmi un portatile Apple Intel, ma questa è un'altra storia...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche nel mio caso il Commodore 64 fu il primo computer su cui misi le mani. Onestamente però non contribuì molto alla mia "digitalizzazione". Questa è tutto merito di un'unica casa Hardware/software: la Apple.
I prodooti Apple hanno indubbiamente determinato il mio digital life style e continuano a modificarlo.
Dopo il Commodore 64 il Macintosh fu il mio secondo computer e fu subito amore: un colpo di fulmine.
Passare dal linguaggio Basic, che facevo fatica a capire data forse la mia allora troppo giovane età, alla colorata interfaccia a finestre (quella che Microsoft copiò anni dopo con Windows) avviò definitivamente la mia personale rivoluzione infomatica.
Da allora, nel rispetto del noto detto "Once yo go Mac, you'll never go back", sono stato sempre un fedelissimo e accanitissimo Apple user.

Anonimo ha detto...

Ho un abbonamento .Mac e devo dire che per chi possiede più di un mac, come me, è molto comodo. Certo è un po costoso rispetto ad un normale dominio ma mi torna comodissimo.